
Il Post dove i giovani parmigiani sognano la rivoluzione
Rianimare la città partendo dalla periferia, ecco la missione del circolo Arci Post. Sorge nella zona industriale di Strada dei Mercati il luogo d’incontro dei giovani parmigiani. La struttura, un ampio capannone con spazio esterno, è condivisa da due anime: l’associazione Colombofila di Parma, presente nella città dagli anni ’50, e il circolo tenuto dai giovani. Grazie a questa coesistenza entrambe le organizzazioni hanno un luogo in cui potersi ritrovare; infatti, senza l’intervento del Post il circolo Colombofilo sarebbe stato costretto a chiudere.
Il Post nasce nel 2017 come “uno spazio libero e autorganizzato per tutti i parmigiani”, così si autodefiniscono; è un circolo interamente gestito dai giovani volontari. Si differenzia da altri circoli presenti nella città perché non ha come unico obiettivo lo svago senza pensieri e il divertimento dei giovani, bensì vuole essere un punto di ritrovo e discussione per creare una collettività basata sul mutualismo, la condivisione e la libertà.
Come indicato dal nome Post – che in dialetto parmigiano vuol dire posto, luogo – l’associazione ha a cuore la città ed il suo futuro. Infatti i giovani del circolo si impegnano ad organizzare e aderire a iniziative per migliorare la città. L’associazione è tra i principali firmatari della petizione di Manifattura Urbana “Parma a dimensione umana” per ripensare la città dal punto di vista urbanistico, ecologico e ridisegnarla ponendo al centro il benessere delle persone. Oltre a ciò, nel corso degli anni i ragazzi hanno esposto diverse critiche nei confronti dell’amministrazione: la conversione dell’aeroporto di Parma in scalo per aerei cargo, il consumo del suolo sul territorio, l’apertura di un magazzino Amazon nella provincia e soprattutto riguardo la mobilità sostenibile. Su quest’ultima l’associazione ha presentato una serie di progetti che potevano essere realizzati, ma non sono stati fatti. Tra questi c’è la pedonalizzazione di via Garibaldi, come è già stato fatto per via Cavour e via Farini; realizzare delle ciclabili monodirezionali in carreggiata e non sui marciapiedi come attualmente sono, per favorire l’uso della bicicletta e renderlo più sicuro; la progettazione di una linea tranviaria che attraversi la città sostituendo gli autobus; valorizzare e potenziare il sistema ferroviario già presente nella provincia, per permettere agli abitanti dei paesi limitrofi dotati di stazione (Colorno, Vicofertile, Fornovo, Salsomaggiore) di spostarsi in treno. Tutte queste richieste però sono rimaste inascoltate. Più volte l’associazione per prima si è attivata per far fronte a disagi e cercare di risolvere problematiche ove possibile, come ad esempio sopperire alla grave mancanza di aule studio nell’Università, adibendo la stessa struttura del circolo ad aula studio. L’impegno dei volontari si rivela anche in iniziative sociali, sono infatti tra i principali partecipanti e organizzatori delle manifestazioni che si svolgono sul territorio, come per il 25 aprile, 8 marzo e gli scioperi per il clima.
Si oppongono così al luogo comune dei giovani svogliati e disinteressati, avanzando richieste e pretendendo un’amministrazione che ascolti la voce degli abitanti della città, soprattutto dei giovani. Perché un comune che non tiene conto dei giovani non può essere considerato efficiente, nella speranza che le cose cambino con la nuova amministrazione; di cui fa parte anche il presidente del Post Manuel Marsico in veste di Consigliere Comunale.
L’unica fonte di sostentamento economico dell’associazione è costituita dalle serate che organizza nei venerdì o sabato sera: ingresso a 3€ (a differenza dei 15€ minimi nelle altre discoteche), approccio plastic free con bicchieri e cannucce in carta o bioplastica e dietro ai dj che suonano capeggia la scritta proiettata “i miliardari non dovrebbero esistere”. Una discoteca fuori dal coro, che vuole offrire non uno svago fine a sé stesso e senza pensieri, bensì uno svago che sviluppi riflessioni e confronti. In occasione di queste serate i giovani volontari si occupano di tutto: musica, bar e di ripulire alla fine. Queste serate hanno una media di 500 ingressi ogni volta, così il circolo riesce a guadagnare circa 1500€ che vengono utilizzati per l’affitto, luce e riscaldamento della struttura e per l’organizzazione delle altre attività; anche se negli ultimi mesi il guadagno è quasi raddoppiato con alcune serate che hanno raggiunto le 900 persone circa.
L’attività del Post non si esaurisce qui, ma organizzano anche serate karaoke, tornei di scacchi, incontri informativi su diversi argomenti legati all’attualità, circoli di lettura, serate dedicate alla poesia, invitano cantanti o comici e con la bella stagione si prendono cura dell’orto nello spazio esterno. L’associazione conta 1800 soci, 54 eventi organizzati nel 2020 e cresce sempre di più, ma lo spirito rimane sempre lo stesso, quello della scritta di Gramsci presente sul muro del cortile esterno: “istruitevi, agitatevi, organizzatevi”.
In questo modo nella periferia parmense è nato uno spazio vivo, libero, condiviso, aperto a tutti, che si distacca dalle logiche economiche e di consumo per abbracciare logiche basate sull’idea “tutti o nessuno o tutto o niente” (anche questa scritta era presente nella struttura). Uno spazio necessario per combattere l’assenza di iniziative dedicate ai giovani, in particolare dopo le ordinanze pro-decoro e anti-bivacco che sono state promulgate negli anni e hanno contribuito a ridurre in modo considerevole la movida e l’attivismo della città. Un’associazione che crede nel cambiamento e che migliorare sia possibile se lo si fa tutti insieme. Con l’idea principale di coinvolgere i coetanei nell’organizzazione di eventi e attività per creare una città dove anche i giovani si sentano rappresentati, aspetto troppo spesso trascurato dall’amministrazione.
Allegra Adorni