Lostello: quando la rigenerazione urbana passa attraverso la cultura

Inaugurato ufficialmente lo scorso 18 gennaio, Lostello nasce da un progetto di recupero urbano e ripristino architettonico dell’ex ostello della gioventù nel Parco della Cittadella di Parma. Per anni abbandonata, la struttura, come d’altronde l’intero parco, vanta una certa importanza storica. Fu costruita infatti alla fine del XVI secolo, per volere del duca di Parma e Piacenza Alessandro Farnese e destinata agli alloggi dell’esercito.
La rigenerazione del luogo è stata promossa dal comune di Parma e gestita dalla cooperativa sociale attiva nella provincia Emc2 che si è aggiudicata il bando lanciato dal comune la scorsa primavera. Il progetto architettonico è stato poi diretto dall’architetto Guido Canali che ha fatto convivere l’antica struttura con esigenze moderne e innovative, riscattando dall’abbandono questo spazio di oltre 700 metri quadri.
Come ci ha raccontato Paolo Lommi, responsabile dei servizi socio-educativi della cooperativa: «Il bando prevedeva l’adempimento di tre finalità: svolgimento di attività volte all’addestramento al lavoro di giovani con disabilità usciti di recenti dal percorso scolastico, creazione di uno spazio giochi per bambini e una serie di servizi pubblici. Nei servizi pubblici rientrano servizi di bar ristorazione, un servizio di wi-fi gratuito e i servizi igienici pubblici per tutti i frequentatori della struttura e del Parco».

Nata dalla fusione di quattro storiche cooperative del territorio (Averla, La Giunchiglia, Garabombo ed Eumeo), l’esperienza di Emc2, nell’inserimento a lavoro di persone con difficoltà fisiche e/o psicologiche e/o sociali per favorirne l’integrazione sociale, ha permesso alla cooperativa di aggiudicarsi il bando. Dal 2016, infatti, l’Onlus introduce a lavori di manutenzione del verde pubblico e privato, di sanificazione imprese, sgomberi e raccolta differenziata tante persone svantaggiate. Lostello è dunque un’ulteriore possibilità per coinvolgere queste persone in attività, oltre che lavorative, anche culturali.
L’apertura dello spazio si iscrive non a caso nel percorso, rimandato al prossimo anno, che ha portato Parma ad essere capitale italiana della cultura 2020. L’offerta della cooperativa ha restituito alla comunità uno spazio che oggi annovera una caffetteria, laboratori di “allenamento” e formazione al lavoro, un negozio delle autoproduzioni, uno spazio giochi per bambini organizzato dalla coop Sei Da Me e la scuola di musica CEM Lira.
Segno questo, come ha sottolineato Lommi, di un’azione volta a coinvolgere anche altre realtà del territorio: «Siamo una cooperativa che si impegna nel promuovere una rete di rapporti anche con altre realtà e associazioni del territorio».
Un’azione da subito apprezzata dalla cittadinanza, ci conferma il responsabile: «Abbiamo avuto un riscontro assolutamente positivo. C’era voglia di riappropriarsi di uno spazio per troppo tempo abbandonato in un parco che comunque è sempre stato frequentato da tante persone: sportivi, giovani, famiglie… Poi un progetto come questo che fornisce servizi sociali è una cosa nuova, anche a livello italiano ci sono poche realtà simili».
Lostello ha dato comunque il via al suo calendario di eventi già a dicembre 2019, prima del taglio del nastro ufficiale dello scorso 18 gennaio. Si sono susseguiti concerti come quelli del duo swing di Corrado Caruana e Alessandro Mori e dei Rumba Pesa, presentazioni di libri e anche un evento ludico per bambini a tema natalizio, lo SLEGATI FESTIVAL, che avrebbe avuto poi cadenza mensile.

L’interruzione delle attività dovuto al lockdown
Sia per la primavera che per l’estate, Lostello si apprestava ad ospitare un calendario fitto di attività, ma per le misure volte a garantire il distanziamento sociale ha dovuto ovviamente rimandare e rinunciare a tanti eventi. Tra essi, Lommi esprime il suo rammarico soprattutto per quelli che erano previsti il 2 aprile: «Faccio fatica a decidere a quale evento mi dispiace di più aver dovuto rinunciare. Erano tutte cose interessantissime e varie: si andava dall’evento musicale a quello teatrale. Forse mi è dispiaciuto di più rinunciare agli eventi del 2 aprile, la giornata mondiale di sensibilizzazione al tema dell’autismo. Un tema al quale siamo particolarmente legati».
Durante il lockdown, Lostello è rimasto chiuso ma Emc2 non ha interrotto le sue attività che, anzi, sono aumentate, come ci ha confermato il responsabile: «Ci sono comunque dei servizi che la cooperativa ha continuato a svolgere come i servizi della raccolta dei rifiuti. In molti casi poi le attività si sono intensificate, soprattutto quelle relative alla sanificazione delle aziende. La necessità è stata maggiore».
La struttura si appresta a riaprire, ma l’iter, come ci ha spiegato il responsabile, è tutt’altro che semplice: «La questione è che Lostello ospita diverse attività il che implica che potrebbero riprendere a velocità diverse: le attività dei bambini dovranno riprendere in un modo, le attività per i ragazzi disabili in un altro…».

In queste parole, la consapevolezza, ma anche il timore, che un ritorno alla ‘normalità’ non sarà facile e richiederà tempo. Parole che esprimono bene l’incertezza del momento, in cui tante cose sono sospese e non possono riprendere semplicemente schiacciando un interruttore. Dopo essere rinato da una condizione di abbandono durata anni, il luogo, a pochi mesi dalla sua nascita, si trova davanti a una nuova sfida. Emc2 è così chiamata a gestire la riapertura de Lostello, rimettendo nuovamente al centro: le persone, i progetti e i pensieri.  

Angelo Baldini

Fonte immagine: https://www.facebook.com/Lostelloparma/photos/a.114335550039324/116878773118335/?type=3&theater